VIVALDIANA 2025

Palazzo Pallavicini Rospigliosi

18 Dicembre 2025 Ore 19:30

….era il 1860 e dietro l’organo della Catterdrale di Dresda sepolto da montagne di libri e spartiti venne ritrovato un vecchio piccolo baule impolverato e sigillato che nessuno apriva da più di un secolo. Era stracolmo di spartiti musicali….

Gli uomini della biblioteca di Dresda arrivarono per valutare le carte e rimasero a bocca aperta, in fondo si trattava solo di qualche spartito, eppure quella musica aveva qualcosa di sublime e al tempo stesso affascinante.

Erano antichi manoscritti di un compositore Italiano del ‘700 mai sentito di cui non si conosceva nient’altro, dedicati in gran parte peraltro a Johann Georg Pisendel al tempo I violino della cappella musicale di Dresda sotto il Principe Elettore di Sassonia Federico Augusto III, e che per giunta non era mai stato a Dresda….Antonio Lucio Vivaldi.

“Il cimento dell’armonia e dell’inventione”

Le quattro stagioni è il titolo con cui sono noti i primi quattro concerti solistici per violino dell’opera Il cimento dell’armonia e dell’inventione di Antonio Vivaldi.

Uscirono dalle officine tipografiche dell’editore Michel-Charles Le Cène ad Amsterdam nel 1725, ma è lo stesso Vivaldi ad affermare, nella dedica al conte Morzin, che erano stati composti precedentemente: i diversi manoscritti ritrovati presentano alcune differenze che confermano quanto dichiarato dall’autore.[1]

Il cimento, come la precedente raccolta di concerti L’estro armonico opera 3, si compone di 12 concerti. La differenza fra le due raccolte riflette l’evoluzione del gusto dei primi decenni del XVIII secolo: i concerti del cimento sono tutti di tipo solistico, invece nell’estro insieme a 4 concerti per violino solista vi sono 8 concerti grossi. Si tratta di uno dei primissimi esempi di musica a programma, cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo. Ad esempio, l’Inverno è dipinto spesso a tinte scure e tetre, al contrario l’Estate evoca l’oppressione del caldo, oppure una tempesta nel suo ultimo movimento. I concerti delle Quattro stagioni sono accompagnati da altrettanti sonetti descrittivi, scritti da un poeta anonimo (forse da Vivaldi stesso).

Concerto Nº 1 in Mi maggiore, opera 8, RV 269 (La primavera)

I. Allegro (in Mi maggiore)

Giunt’è la Primavera e festosetti

La Salutan gl’Augei con lieto canto,

E i fonti allo Spirar de’ Zeffiretti

Con dolce mormorio Scorrono intanto

Vengon’ coprendo l’aer di nero amanto

E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti

Indi tacendo questi, gl’Augelletti

Tornan di nuovo al lor canoro incanto:

II. Largo e pianissimo sempre (in Do diesis minore)

E quindi sul fiorito ameno prato

Al caro mormorio di fronde e piante

Dorme ‘l Caprar col fido can’ à lato.

III. Allegro pastorale (in Mi maggiore)

Di pastoral Zampogna al suon festante

Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato

Di primavera all’apparir brillante.

Concerto Nº 2 in Sol minore, opera 8, RV 315 (L’estate)

I. Allegro non molto (in Sol minore)

Sotto dura stagion dal sole accesa

Langue l’huom, langue ‘l gregge, ed arde ‘l pino,

Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa

Canta la tortorella e ‘l gardellino.

Zeffiro dolce spira, ma contesa

Muove Borea improvviso al suo vicino;

E piange il Pastorel, perché sospesa

Teme fiera borasca, e ‘l suo destino;

II. Adagio e piano – Presto e forte (in Sol minore)

Toglie alle membra lasse il suo riposo

Il timore de’ lampi, e tuoni fieri

E de mosche, e mosconi il stuol furioso:

III. Presto (in Sol minore)

Ah che pur troppo i suoi timor son veri

Tuona e fulmina il cielo grandinoso

Tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri.

Concerto Nº 3 in Fa maggiore, opera 8, RV 293 (L’autunno)

I. Allegro (in Fa maggiore)

Celebra il Vilanel con balli e Canti

Del felice raccolto il bel piacere

E del liquor di Bacco accesi tanti

Finiscono col Sonno il lor godere.

II. Adagio molto (in Re minore)

Fa’ ch’ ogn’uno tralasci e balli e canti

L’aria che temperata dà piacere,

E la Staggion ch’invita tanti e tanti

D’un dolcissimo sonno al bel godere.

III. Allegro (in Fa maggiore)

I cacciator alla nov’alba à caccia

Con corni, Schioppi, e cani escono fuore

Fugge la belva, e Seguono la traccia;

Già Sbigottita, e lassa al gran rumore

De’ Schioppi e cani, ferita minaccia

Languida di fuggire, mà oppressa muore.

Concerto Nº 4 in Fa minore, opera 8, RV 297 (L’inverno)

I. Allegro non molto (in Fa minore)

Agghiacciato tremar tra nevi algenti

Al Severo Spirar d’orrido Vento,

Correr battendo i piedi ogni momento;

E pel Soverchio gel batter i denti;

II. Largo (in Mi bemolle maggiore)

Passar al foco i dì quieti e contenti

Mentre la pioggia fuor bagna ben cento

III. Allegro (in Fa minore)

Caminar sopra il ghiaccio, e a passo lento

Per timore di cadere bene;

Gir forte Sdrucciolar, cader a terra

Di nuovo ir sopra ‘l ghiaccio e correr forte

Sin ch’il ghiaccio si rompe, e si disserra;

Sentir uscir dalle ferrate porte

Scirocco, Borea, e tutti i venti in guerra

Quest’è ‘l verno, ma tal, che gioia apporte.

HT Classical Baroque Soloists

Nasce nel 2022 dall’amore per la ricerca della qualità, delle prassi tematiche e l’interesse per la riscoperta di brani e compositori più o meno conosciuti dell’epoca Rinascimentale e Barocca fino al tardo ‘700.

I’Ensemble si esibisce regolarmente in Italia e in modo particolare a Roma, con unanimi consensi di pubblico e di critica. All’estero ha effettuato tournée in Europa, Nord America e Sud America, esibendosi in teatri di grande prestigio. Nel 2023/2024, HT Classical Baroque Soloists esegue ed eseguirà regolarmente i concerti delle Rassegne “L’Estasi del Talento” e “Avanti con l’Opera”.

Programma:

Concerto Nº 9 in Re maggiore, opera 3, RV 230 (da “L’Estro Armonico”)

I. Allegro (in Re maggiore)

II. Larghetto (in Re maggiore)

III. Allegro (in Re maggiore)

Concerto Nº 1 in Mi maggiore, opera 8, RV 269 (La primavera)

I. Allegro (in Mi maggiore)

II. Largo e pianissimo sempre (in Do diesis minore)

III. Allegro pastorale (in Mi maggiore)

Concerto Nº 2 in Sol minore, opera 8, RV 315 (L’estate)

I. Allegro non molto (in Sol minore)

II. Adagio e piano – Presto e forte (in Sol minore)

III. Presto (in Sol minore)

Concerto Nº 3 in Fa maggiore, opera 8, RV 293 (L’autunno)

I. Allegro (in Fa maggiore)

II. Adagio molto (in Re minore)

III. Allegro (in Fa maggiore)

Concerto Nº 4 in Fa minore, opera 8, RV 297 (L’inverno)

I. Allegro non molto (in Fa minore)

II. Largo (in Mi bemolle maggiore)

III. Allegro (in Fa minore)


Per Anna Maria del Violin, in realtà passata alla storia come Anna Maria di Santa Maria della Pietà ossia il nome dell’orfanotrofio/conservatorio in cui era stata abbandonata nel 1788, Vivaldi che all’età di dieci anni fu testimone impotente ed inconsapevole di quell’abbandono, compose una trentina di concerti per violino e orchestra cui ne vanno aggiunti almeno due per viola d’amore e nel 1712 le acquistò un violino spendendo la bellezza di venti ducati. Protagonista di quella che per alcuni studiosi è stata una delle più grandi storie d’amore del Prete Rosso, Anna Maria (1696-1782) fu prima allieva e poi una delle più stimate insegnanti dell’Ospedale della Pietà di Venezia (e quindi anche collega di Vivaldi). Violinista di eccezionale talento, Anna Maria seppe conquistare l’ammirazione dei compositori più importanti dell’epoca, compreso il grande Giuseppe Tartini, che compose diversi concerti pensando alle sue doti straordinarie. Attingendo dal cosiddetto Quaderno musicale di Anna Maria oggi conservato presso la Biblioteca del Conservatorio Benedetto Marcello della città lagunare l’Ensemble HT Classical Baroque Soloists propone il concerto per viola d’amore in re minore di notevole difficoltà e ricco di numerosi spunti stravaganti che Vivaldi scrisse per lei, rievocando quella che forse fu una straordinaria e travagliata storia d’amore e di passione per la musica.

POST PRODUZIONE

VIVALDIANA 2025
“Le Quattro Stagioni”

Cast:

Stage Manager: Giovanni Del Monte
Violino Solista: Federico Guglielmo
Ensemble: HT Classical Baroque Solists & Concerto De’ Cavalieri
Direttore: Marcello Di Lisa

Informazioni Ensemble:

HT Classical Baroque Soloists & Concerto De’ Cavalieri

Violino Solista: Federico Guglielmo

Violini: Carlo Lazzaroni, Domenico Scicchitano, Katarzyna Solecka, Iben Kalsved,
Viola: Alessia Pazzaglia
Clavicembalo: Marco Silvi
Violoncello: Cristina Vidoni
Contrabbasso: Luca Cola

Team di produzione:

Produzione Esecutiva: Giovanni Del Monte e Hospital Trade S.r.l.
Coordinamento Artistico: Giovanni Del Monte
Coordinamento Tecnico Musicale e Archivio Storico: Marcello Di Lisa e Giovanni Del Monte
Segreteria di Produzione: Dr.ssa Sandra Cappello
Strumenti Storici e Allestimento: Federico Guglielmo
Reportage Fotografico e Produzione Grafica: Ph. Eliana Naddeo (nadel@artgrafik)
Progetto e Coordinamento Editoriale: Eraclea Edizioni